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IDENTIFICARE E CONSEGUIRE

I PROPRI OBIETTIVI

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Cos’è il coaching, secondo me

La domanda "Ma tu, di preciso, che mestiere fai?" mi ha sempre messo in crisi. Ancor di più oggi, che cerco soprattutto di fare ed essere un coach.

Secondo l'International Coaching Federation, l'organizzazione più storica e nutrita al mondo, cui aderisco convintamente, il coaching è "una partnership con i clienti che, attraverso un processo creativo, stimola la riflessione, ispirandoli a massimizzare il proprio potenziale personale e professionale".

Bellissima definizione. Ma cosa significa, in concreto? E quali benefici dà?

Per me un coach è, per certi versi, l'opposto di un consulente. Se quest'ultimo, come capita anche a me, viene ingaggiato per risolvere un problema, fornisce la propria risposta al cliente, che per certi versi è passivo.

Un coach, al contrario, guida il suo cliente (o coachee) a trovare da sé la soluzione.

Io, come coach, devo saper fare le domande giuste al momento giusto. Fare le osservazioni giuste al momento giusto. Devo riuscire a creare, nel mio cliente, quel momento di silenzio interiore che fa scattare l'intuizione, il guizzo che ha un che di magico in cui mi sento dire: "Cavolo, non ci avevo pensato: potrei fare questo", oppure "Accipicchia, le cose stanno così e non me ne stavo accorgendo... com'è possibile?".

E mi capita, eccome se mi capita.

Capite bene che consapevolezze, idee, progetti, azioni, obiettivi così individuati hanno tutta un'altra forza rispetto a qualcosa che ti arriva dall'esterno. Diventa molto difficile trovare scuse per non proseguire sulla strada individuata: è il cliente che l'ha scoperta!

Altrettanto sfidante e soddisfacente è poi, per me, vedere tali risultati non solo con gli individui ma anche accadere ai Team. Vedere le persone che superano le loro difficolta di relazione e si buttano a conquistare obiettivi comuni grazie ad attività "sul campo" (non parlo di "team building" che, a mio avviso, lasciano il tempo che trovano, ma di esperienze fatte nel lavoro vero di tutti i giorni) è quanto mai appagante.

Il segreto del coaching è qui, per chi ne approfitta: la responsabilizzazione e la crescita di chi si cimenta a lavorare su di sé e con gli altri.

La tecnica, lo stile, le competenze, sono ancora tutta un'altra cosa, ed è ciò che, ovviamente, sta a me sviluppare e mantenere continuamente.

A questo proposito, mi preme solo ricordare alcuni passaggi che ritengo fondamentali della mia formazione e delle mie passioni: il "Metodo Future" per il Professional Coaching e il potentissimo Future Core Coaching; le Costellazioni Sistemiche per coaching di SystemAlive e l'applicazione dell'Enneagramma al coaching; la completezza del Profilo Emergenetics per il quale sono Certified Associate.

Chi vuole sperimentare la bellezza e l'utilità del coaching mi può trovare anche sulla piattaforma Doyoucoach e sul portale Pro2b di Ascom Bergamo.

As you start to walk out on the way, the way appears

(Rumi)