Aléxema (ἀλέξημα) è una parola della lingua greca antica che vuol dire "rimedio", "medicina" ma anche "supporto", "aiuto".
Quando mi sono imbattuto in essa, non ho potuto fare a meno di essere colpito non solo dall'assonanza con il mio nome e il mio cognome, ma anche e soprattutto dal significato.
Credo sia sentire diffuso che nel mondo in cui viviamo c'è qualcosa che non va, qualcosa che tenta di trasformarci in automi al servizio di non si sa neanche bene cosa. Il lavoro è ogni giorno più frenetico, i cosiddetti progetti si susseguono l'un l'altro e spesso sembrano avere il fine ultimo di perpetrare la sopravvivenza - professionale e non solo - di chi li porta avanti.
È possibile concepire e realizzare un altro modo di vivere la propria professionalità e, in generale, la vita?
Io credo di sì. E non mi sembra di essere l'unico.
La Business Roundtable - associazione che rappresenta le più grandi imprese degli USA - ha pubblicato uno Statement che amplia il concetto di "scopo di un'organizzazione" da mera generatrice di profitto per gli azionisti a entità sociale che opera per i membri della comunità, in primis chi presta la propria opera per essa.
Una rivoluzione concreta o una mera "operazione di facciata"? Solo il passare del tempo ci dirà come stanno le cose. Certo è che gli ultimi anni che stiamo vivendo, con i catastrofici eventi pandemici e bellici che li stanno caratterizzato, hanno ulteriormente cambiato per moltissime persone la prospettiva su "cos'è veramente importante".
Ritengo che lo Statement non vada inteso come frutto di una presa di posizione etica, che contrappone un modo "buono" e rispettoso dell'essere umano di fare business rispetto a quello "cattivo" e spregiudicato di un passato in realtà ancora presente.
Semmai valgono considerazioni del tutto pragmatiche di cui molti si sono già resi conto e le cui risultanze sono ampiamente provate, oltre a essere del tutto comprensibili grazie solo al buon senso: lavorare in modo sano, soddisfacente, motivante, riuscendo a mettere la professione nella giusta ottica evitando che essa ci schiavizzi, semplicemente ci rende più produttivi, profittevoli e competenti. Tutti, indistintamente.
Questa è quindi la visione alla quale, nel mio piccolo, provo a contribuire.
Credo che saranno sempre di più gli imprenditori, i manager, i professionisti e i dipendenti interessati a fare simili ragionamenti e a mettere in campo le azioni che ne conseguono.
Chi non lo farà, a mio parere, è destinato a restare indietro, anche e soprattutto dal punto di vista di profitti e redditività.